Il sale rosa dell'Himalaya è un salgemma estratto dagli antichi depositi di sale della regione del Punjab, in Pakistan; spesso ha una tonalità che va dal rosa al rosso-marrone chiaro grazie alle tracce di minerali presenti, viene utilizzato principalmente come condimento per sostituire il sale da cucina raffinato e viene utilizzato anche per decorare la casa, per le terme e per i trattamenti di benessere.
Cosa MOLTO importante è che il sale rosa dell'Himalaya è chimicamente simile al sale da cucina. Ha fino al 98% di cloruro di sodio. Il restante 2% è composto da minerali in tracce, come zinco, magnesio, fosforo, potassio, calcio e molti altri. Questi minerali, anche se presenti in tracce, conferiscono al sale la sua caratteristica tonalità rosa chiaro, oltre ad un leggero aroma caratteristico, che lo rende interessante per condire, carne, insalate e pesce.
Storia del Sale Rosa Himalayano

Il sale himalayano del Pakistan si è formato oltre 250 milioni di anni fa grazie all'evaporazione di oceani primordiali che si trovano ai piedi dell'Himalaya. Si trova sotto montagne rocciose che lo proteggono dai fattori ambientali. Alcuni ricercatori ritengono che la catena salina si sia inizialmente formata più di 800 milioni di anni fa dal processo di evaporazione naturale del mare sotterraneo poco profondo. In seguito, il movimento geologico ha portato alla formazione del sale nelle miniere che oggi si estendono per oltre 300 km. Gli antichi fondali marini all'interno di questa catena montuosa, da cui si ricava questo sale, erano un tempo ricoperti di lava. La lava fungeva da barriera naturale che ha impedito a tossine e altri inquinanti di raggiungere il sale. Per questo motivo, il sale è rimasto privo di inquinanti e puro per tutti questi anni.
Le popolazioni antiche utilizzarono questo sale per la prima volta come conservante. Impediva al pesce e alla carne di rovinarsi per lunghi periodi. Per questo motivo, il sale veniva commercializzato nelle zone vicine. Veniva utilizzato anche per condire i pasti. Le popolazioni locali utilizzavano gli yak per trasportare il sale durante le loro peregrinazioni lungo le montagne, le scogliere e i sentieri rocciosi, in modo da poter commerciare questo prezioso prodotto.
La storia della scoperta del sale himalayano risale a più di 23 secoli fa, intorno al 326 a.C., quando Alessandro Magno iniziò il suo viaggio verso est. Aveva da poco ottenuto una vittoria epocale su Porus presso il fiume Jhelum, precedentemente conosciuto con un nome greco, Hydaspes, da molti storici. A un certo punto, mentre passava il fiume Jhelum, alcuni cavalli della sua cavalleria iniziarono a leccare le pietre. In seguito, le sue truppe scoprirono che le pietre erano salate. In questo modo, il sale fu scoperto per la prima volta sulle colline, oggi conosciute come la catena del sale.
Tuttavia, gli storici non sono sicuri della credibilità di questa storia. All'epoca dell'occupazione britannica della regione, era piuttosto diffusa l'idea di associare qualsiasi cosa ad Alessandro Magno, da cui lo sfondo della scoperta del sale.
Ma se la storia fosse vera, Alessandro Magno non aveva scoperto il sale dell'Himalaya, ma erano stati i suoi cavalli a fare la scoperta.
In seguito, gli storici non hanno trovato testimonianze di attività minerarie organizzate fino al XIII secolo, ad opera di Janjua Raja. Si può quindi ipotizzare che le persone abbiano iniziato a raccogliere il sale su piccola scala una volta conosciuto il suo grande valore. Ma solo più tardi, nel XVI secolo, l'impero Mughal, guidato dal primo imperatore Babur, iniziò a utilizzare il sale fino a esaurire l'impero. Nel 1809, i Punjabi Sikh cacciarono i Moghul dalla loro regione e si impadronirono delle miniere di sale. Tra l'altro, questi Sikh chiamarono le miniere di sale "Khewra". I Sikh divisero le miniere principalmente in due sezioni:
Hari Singh Nalwa era il comandante in capo della miniera di Warcha.
Gulab Sing, il Raja di Jammu, prese il controllo delle miniere di Khewra.
Oggi giorno Khewra è la seconda miniera di sale rosa del mondo, e fa parte di una serie di basse montagne chiamate Salt Range, in Pakistan.
In seguito, i Sikh iniziarono a utilizzare il sale per l'alimentazione e il commercio

all'interno della regione. Trasportavano il sale in Asia centrale come articolo commerciale di alta qualità. All'epoca, tuttavia, il processo di estrazione del sale himalayano era estremamente pericoloso a causa della mancanza di attrezzature. Inoltre, i tunnel erano stretti e non c'era disponibilità di acqua all'interno. Per questo motivo i Sikh non furono in grado di esplorare appieno i depositi di sale.
Furono gli Inglesi che, mossi da un particolare motivo di affari, iniziarono a migliorare l'estrazione del sale rosa scavando nuove gallerie, e migliorandone il commercio. Al punto che battezzarono le miniere come Mayo Salt Mines, in onore di Lord Mayo, il vicerè dell'India.
Questa fase però non è stato un periodo roseo per il sale rosa, uomini, donne e bambini erano costretti a lavorare forzatamente, e rinchiusi finchè non avessero terminato le rispettive quote di estrazione, e quando ci furono proteste e rivolte, come nel 1876, ben 12 lavoratori vennero uccisi ... solo per avere dei diritti umani. Tuttavia oggi giorno l'estrazione del Sale Rosa è regolamentato da un lavoro etico e sociale!
Fu il dottor H. Warth che, proponendo un metodo di scavo alternativo, iniziò a rispettare i lavoratori, ma soprattutto le miniere. Prima del suo metodo a camere e pilastri, caverne e gallerie venivano fatte esplodere, finchè non crollavano, seppellendo anche tutti coloro che si trovavano al loro interno, oppure finchè il sale veniva esaurito. Al contrario, il metodo a camere e pilastri distribuisce le rocce saline scavate in due parti uguali. Una parte rimane

indisturbata sotto forma di pilastri per fornire il sostegno desiderato al soffitto del tunnel o della caverna, mentre l'altra parte viene estratta e trasportata all'esterno del tunnel. Gli operai estraggono le rocce di salgemma sul piano orizzontale, creando così una serie orizzontale di pilastri e stanze all'interno delle miniere di sale. La regola generale è quella di mantenere uguali le dimensioni della stanza e dei pilastri, perché pilastri più piccoli causano il collasso della miniera. Di conseguenza, le stanze appaiono come un ipnotico labirinto di sale rosato.
Dopo la prima guerra mondiale, gli inglesi iniziarono a utilizzare attrezzature pesanti come i motori a vapore, l'elettricità e due generatori diesel da 500 cavalli negli anni Venti. La modernizzazione industriale aumentò la produzione di sale da centinaia a migliaia di tonnellate all'anno. Durante il dominio britannico, la produzione di sale rosa dell'Himalaya raggiunse le 287.000 tonnellate all'anno.
Anche se le nuove tecniche estrattive non hanno sostituito il trasporto primario delle rocce di sale dall'interno delle miniere. Le rocce di sale sono collocate in vagoni ferroviari, che corrono su uno stretto binario di due piedi di larghezza, costruito dagli inglesi nel XIX secolo.
Oggi il sale rosa dell'Himalaya viene estratto su larga scala e viene esportato in tutto il mondo. L'estrazione in quest'area è rigorosamente regolamentata per preservare la purezza del prodotto. Attualmente, il sistema di gallerie interne della miniera di sale si estende per circa 25 miglia attraverso 19 livelli. Questo sale è spesso chiamato "oro bianco" dalla comunità locale. È considerato un bene nazionale che aumenta le esportazioni e porta grandi entrate al Paese.
Tuttavia, le miniere di Khewra producono ogni anno circa 400.000 tonnellate di sale rosa dell'Himalaya, il che le rende una delle miniere di sale più produttive al mondo. Un'altra buona notizia è che la miniera può sostenere questo livello di produzione di sale per oltre 350 anni senza esaurire gli attuali depositi. Si stima che circa 600 milioni di tonnellate di salgemma himalayano siano attualmente presenti nelle miniere di sale di Khewra.
Benefici del sale rosa
Come abbiamo accennato precedentemente il sale rosa è costituito al 98% da cloruro di sodio, e solo il 2% sono minerali vari tra cui il ferro, per cui il sale rosa himalayano non ha alcun beneficio utile per il nostro organismo. Non possiamo dire che la quantità di ferro presente sia tale da poter aiutare come integratore perchè di sale negli alimenti ne usiamo veramente poco, per cui questi minerali presenti in tracce possono SOLTANTO dare un aroma diverso alle pietanze.
Tuttavia possono dare un beneficio all'ambiente, per questo come oggetto di arredo tendono ad avere alcune caratteristiche interessanti.
Innanzitutto il sale per natura è igroscopico, per cui attira umidità dall'ambiente circostante, in secondo luogo, le lampade di sale possono essere utilizzate come ionizzatori naturali, in quanto rilasciano ioni negativi nell'ambiente che abbattono le cariche elettromagnetiche, purificano l'aria dando una sensazione di aria fresca di montagna, ovviamente questo dipende dalle dimensioni della stanza e della lampada di sale. Il colore rosato/arancio/rosso della lampada anche in cromoterapia aiuta molto nelle situazioni di stress e stanchezza.
E utilizzando lampadine ad incandescenza per accenderle, vedremo che dopo un pò la lampada si riscalda e possiamo applicare alcune gocce di oli essenziali puri sopra di essa a scopo aromaterapico.